Il calo del desiderio sessuale è uno dei motivi più frequenti che conduce una coppia a consultazione dal sessuologo. E anche uno degli argomenti più complessi e controversi in quanto caratterizzato da aspetti non solo psicologici, biologici e culturali, ma soprattutto relazionali.
La prima cosa importante da indagare è se tale calo del desiderio è il riflesso di un problema individuale, psicologico o organico; oppure un problema di coppia, legato a una crisi oppure da ritenersi l’inizio di una vera e propria disfunzione.
Cause organiche del calo del desiderio
Il calo del desiderio sessuale può avere un’origine anche solo organica. Alcune cause:
• disturbi nutrizionali
• ipertiroidismo o iperprolattinemia
• effetto inibitorio di farmaci o droghe
• dolore genitale ( es. vaginismo, dispareunia)
• sindromi neurologiche
• disturbi psichiatrici maggiori ( es. depressione )
• tumori cerebrali e androgenizzanti
• terapie ormonali androgenizzanti/ anabolizzanti
Disturbo da Desiderio Sessuale Ipoattivo
Il calo del desiderio si può definire clinicamente significativo, ossia un vero e proprio disturbo solo quando rispecchia determinati criteri ed è quindi indicato con il termine:
Disturbo da Desiderio Sessuale Ipoattivo.
I criteri per diagnosticare tale disturbo, indicati nel DSM IV sono:
1 fantasie sessuali e desiderio di attività sessuale persistentemente e ricorrentemente carenti (o assenti). Il giudizio di carenza o assenza viene fatta dal clinico, tenendo conto dei fattori che influenzano il funzionamento sessuale, come l’età e il contesto di vita del soggetto.
2 L’anomalia causa notevole disagio o difficoltà interpersonali.
3 La disfunzione non è meglio attribuibile ad un altro disturbo dell’Asse I,( es. Depressione) eccetto ad altra disfunzione sessuale, e non è dovuta dagli effetti fisiologici di una sostanza, farmaco o droga, o di una condizione medica generale.
Nel caso in cui non siano soddisfatti i criteri per una disfunzione vera e propria, ma si assista a un calo nel numero dei rapporti sessuali e a un netto cambiamento della passionalità di coppia, è indispensabile approfondire delle realtà inevitabili.
La biologia del desiderio sottolinea le importanti differenze tra l’uomo e la donna e come essi reagiscono all’interno di una relazione stabile e duratura.
Il calo del desiderio sessuale sembra affliggere più le donne
Solitamente è l’uomo, marito o fidanzato, a lamentare la riduzione dei rapporti sessuali e il cambiamento, ossia il calo di interesse per il sesso da parte della propria compagna.
Come già premesso, la concentrazione di testosterone, ormone responsabile della spinta, del desiderio sessuale, è in concentrazione estremamente maggiore nell’uomo che nella donna, per cui l’uomo , nell’arco del tempo e dei contesti di vita ed emotivi, resta tendenzialmente stabile nel desiderare e cercare i rapporti sessuali.
Nella donna, all’interno di una relazione stabile e duratura, non funziona allo stesso modo, e il desiderio appare molto simile all’uomo solo in due momenti:
– Durante l’ovulazione, ossia nei giorni in cui la donna può restare incinta.
– Durante l’innamoramento.
In questi due momenti anche per la donna il desiderio sessuale sorge in modo molto spontaneo, guidato da una spinta fisiologica oltre che psicologica.
In tutti gli altri momenti di una relazione di lunga durata, il desiderio sessuale per la donna segue strade più complesse.
Se non sono gli ormoni. Cosa facilita il desiderio sessuale nella donna?
I più importanti ricercatori in sessuologia hanno riscontrato che il desiderio sessuale nella donna, moglie o compagna di vita, è soprattutto reattivo, anziché spontaneo come nell’uomo.
Ossia, anziché essere alimentato da una spontanea spinta ormonale, esso, reagisce a determinati fattori, primo fra tutti: l’intimità emotiva tra partners.
Le componenti più importanti, che, in una relazione di lunga durata, motivano la donna alla sessualità, riguardano, dunque, la sfera relazionale.
Il desiderio sessuale nella donna, segue il grado di vicinanza e intimità emotiva, il grado di condivisione quotidiano, l’espressione dei sentimenti, le attenzioni e la considerazione come donna. Farla sentire importante, farla sentire bella, mantiene la passione e la condivisione più profonda, quella sessuale.
A proposito di questo, Rosemary Basson (2003) sostiene che nella coppia stabile la spinta al rapporto nella donna non viene tanto dal desiderio inteso come fantasia ed eccitazione mentale, quanto come recettività per bisogno di intimità emotiva, cui poi corrisponde anche una eccitabilità sessuale, se la relazione è soddisfacente.
In base a questo principio la Basson propone ulteriori criteri interpretativi e fra questi introduce, esclusivamente per quanto riguarda la donna: il Desiderio Sessuale Frenato, ossia, i casi di quelle donne che hanno una bassa risposta sessuale agli stimoli e che soprattutto scelgono di non lasciarsi coinvolgere eroticamente perché ripetutamente deluse da rapporti sessuali insoddisfacenti e da relazioni in cui non riscontrano la sufficiente vicinanza emotiva.
Insieme a questo suggerisce anche la categoria dello Pseudo Desiderio Sessuale Ipoattivo: non di rado una donna può sviluppare la credenza di essere anormale o di avere un significativo disturbo del desiderio, perché confrontata con l’immagine di donna passionale che viene trasmessa attraverso i media. La pressione dei media, e a volte di un partner esigente, ma poco empatico, può disorientare la donna, che po’ credere di avere essa stessa un problema.
Le più comuni cause del calo del desiderio si possono tracciare a livello individuale, ma anche di coppia in modo molto generico tra queste:
Le cause individuali possono comprendere:
• Convinzioni religiose
• Specifiche fobie sessuali
• Timore di perdere il controllo sotto la spinta degli impulsi sessuali: nelle persone tendenti all’ipercontrollo, il timore di perdere il controllo di sé durante l’orgasmo , potendo fare o dire cose ritenute non appropriate, può essere sufficiente a inibire o soffocare ogni propensione sessuale.
• Paura della gravidanza.
• Sindrome del vedovo: gli uomini che restano vedovi, molto spesso non hanno elaborato il lutto della precedente moglie e si sentono in colpa nell’affrontare nuovi rapporti.
• Preoccupazioni per l’invecchiamento e la difficoltà ad accettare i segni del tempo impediscono alla persona di sentirsi attraente e quindi viene meno il desiderio di svelarsi fisicamente.
• Fattori legati allo stile di vita come stress e affaticamento.
Le cause legate ai problemi della coppia:
• Mancanza o perdita di attrazione verso il coniuge, a volte a causa dei cambiamenti fisici oppure l’intervento di una relazione extra coniugale più soddisfacente.
• Scarse abilità sessuali nel partner: partner maldestri o centrati esclusivamente sul proprio piacere possono far perdere interesse sessuale al partner.
• Grado di vicinanza: l’eccessiva vicinanza e intimità per alcune persone può essere vissuta come pericolosa, perché aumenta il senso di vulnerabilità e la paura di essere abbandonati, di diventare dipendenti dal partner.
• Conflitti coniugali: risentimenti, rabbia, rancore, in particolare per le donne, inibiscono il desiderio sessuale.
• Asimmetrie di potere: se il potere nella coppia è totalmente nelle mani di uno dei partner, l’altro può usare il proprio desiderio sessuale come unico mezzo di difesa.
• Mancata fusione di amore & sesso: alcuni uomini dividono le donne in due categorie, quelle ‘per bene’, da sposare, amare e rispettare, e quelle ‘ per male’ che, invece sono coloro che creano eccitazione e stimolano i sensi e gli istinti. Sposate le donne per bene, non sempre, questi uomini riescono poi ad apprezzarle dal punto di vista sessuale, in quanto considerano incompatibile, l’istinto sessuale, con il sentimento di amore, rispetto e stima che provano per esse.
Il calo del desiderio sessuale, come si è potuto accennare, può essere provocato da una moltitudine di fattori che possono anche concatenarsi.
Per tale motivo il trattamento, l’aiuto terapeutico al quale fare affidamento non può essere univoco, ma assolutamente specifico per ogni individuo o coppia.
Indispensabile, per porre rimedio al problema del calo del desiderio sessuale è:
ottenere un preciso quadro diagnostico del caso, analizzando attentamente se esso ha una causa biologica , psicologica, relazionale o culturale. Capire come questo si sia sviluppato nell’arco della storia della persona e della coppia e come la persona ha provveduto, e se si sono create altre conseguenze negative.
L’approccio più adeguato sarà dunque multidisciplinare, sia medico che psicologico che psicosessuologico, ma soprattutto, cosa ancora più importante: centrato e specifico su ogni persona.